La storia

Il Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della musica è istituito con Decreto ministeriale del 28 luglio 2006. Il Comitato ha il compito di tracciare - in sintonia con quanto previsto dai parametri europei - le nuove linee guida per l’apprendimento pratico della musica da parte di tutti gli studenti italiani.
Il Decreto ministeriale del 4 agosto 2007 realizza un coordinato quadro di sinergie fra i soggetti, pubblici e privati, a vario titolo interessati alla diffusione della cultura della pratica musicale nelle scuole italiane.
Successivamente è costituito il Nucleo Tecnico operativo, in data 13 febbraio 2007, con il Decreto Dipartimentale 12.
Il Comitato e il Nucleo Tecnico operativo sono rinnovati in data 23 dicembre 2009 con il Decreto ministeriale 103 integrato successivamente con Decreto ministeriale 66 del 29 luglio 2010.
È successivamente riconfermato con Decreto ministeriale 156 il 7 marzo 2013, con Decreto ministeriale 529 del 30 Giugno 2016, e con i Decreti ministeriali 110 del 7 Febbraio 2018 e 294 del 18 Aprile 2018. Tutti i Decreti ritengono necessario costituire a livello centrale un Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della musica con compiti di studio, ricerca e proposta di percorsi formativi nel settore dell’educazione e della formazione musicale nel rispetto dei criteri di verticalità e laboratorialità e degli standard di qualità didattica.
Il Comitato è composto da illustri musicisti, musicologi, docenti, Dirigenti e si muove spinto dalla convinzione che il canto, la pratica musicale, la produzione creativa, l’ascolto e la riflessione critica:
- favoriscono lo sviluppo della musicalità che è in ciascuno
- promuovono l’integrazione delle componenti percettivo-motorie, cognitive e affettivo sociali della personalità
- contribuiscono al benessere psicofisico in una prospettiva di prevenzione del disagio, dando risposta ai bisogni, desideri, domande, caratteristiche delle diverse età
- aiutano alla costruzione di un cittadino colto, libero e creativo.

A questo scopo, il Comitato ha favorito molteplici occasioni di promozione della pratica musicale, nonché di studio e riflessione sulla sua valenza culturale e formativa, adoperandosi per creare sinergie con tutti gli organismi istituzionali, dalle scuole all’università, ai conservatori e con soggetti pubblici e privati.

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